In commercio esistono una varietà impressionante di dentifrici con caratteristiche diverse l’uno dall’altro, esistono paste che aiutano a prevenire la carie, altre che aiutano a ridurre la retrazione gengivale, alcune che promettono di lenire i disturbi causati proprio dalla retrazione del colletto del dente che lasciando parte della radice scoperta, provoca ipersensibilità, fastidio e a volte dolore durante l’assunzione di cibi o bevande troppo fredde o troppo calde.
Tra le tante scelte troviamo anche i dentifrici salini.
Queste paste sono anche note come dentifrici al sale e si distinguono da quelli tradizionali per il diverso principio attivo. In sostituzione del fluoro che come noto ha la proprietà di aiutare a prevenire le carie, troviamo tipicamente un’alta concentrazione di cloruro di sodio, il sale comune.
In questo articolo non voglio dare l’impressione di preferirne uno all’altro, ma semplicemente valutare le differenze che a molti sono sconosciute.
Una delle principali caratteristiche dei dentifrici salini è che sono considerati più naturali e meno aggressivi di quelli al fluoro, non contengono sostanze chimiche aggressive o ingredienti artificiali e sono perciò una buona opzione per le persone che hanno denti o gengive sensibili.
Queste paste al sale, sono anche note per la loro capacità di ridurre l’infiammazione e di conseguenza promuovere la guarigione nel cavo orale; il sale può agire come antinfiammatorio ed alleviare dolore e disagio associati a condizioni come la gengivite e la parodontite.
Un vantaggio del dentifricio al sale, è che può aiutare a neutralizzare i batteri nocivi presenti all’interno della bocca e a ridurre l’acidità della saliva e della placca presente eventualmente sui denti, rendendo più’ difficile la sopravvivenza e la proliferazione dei batteri.
E’ necessario ricordare che i dentifrici salini non sostituiscono la funzione del fluoro nelle paste più comunemente utilizzate e quindi potrebbero non essere altrettanto efficaci nella prevenzione della carie, soprattutto nei denti decidui dei bambini ma nemmeno nella dentizione dei più giovani. E’ noto infatti che la carie trova nel dente che si stà ancora sviluppando, terreno fertile e può intaccarlo con più facilità.
Le paste saline, sono anche un’ottima opzione per le persone cercano di evitare alcuni ingredienti presenti nei dentifrici tradizionali come l’SLS (sodio lauril solfato) che è un’agente schiumogeno (la classica schiuma che si produce lavandosi i denti) che può causare irritazione e secchezza alla bocca.
Un uso delle paste saline è consigliato a chi ha intolleranze o perfino allergie a componenti dei dentifrici tradizionali.
Un’ altro vantaggio dei dentifrici al sale è che possono essere utilizzati in una varietà di modi diversi. Possono essere utilizzati al posto dei dentifrici al fluoro per spazzolare le arcate dentali, oppure possono essere usati come risciacquo della bocca o anche per gargarismi per aiutare a lenire il mal di gola.
I due principi attivi, sale e fluoro, non sono incompatibili, anzi, potremmo usarli in combinazione tra loro, spazzolandoci i denti con una pasta al fluoro e successivamente utilizzare un dentifricio salino come collutorio per lenire gengive e neutralizzare batteri nocivi.
Le paste saline, sono efficaci anche nel trattamento di condizioni di secchezza della bocca, causata da assunzione di farmaci o condizioni mediche particolari; il sale infatti favorisce la produzione di saliva che a sua volta fornisce sollievo dai sintomi di secchezza della bocca.
Ingredienti comunemente utilizzati per i dentifrici salini
- Sale (cloruro di sodio) – è l’ingrediente principale e fornisce gli effetti antisettici e detergenti
- Silice idrata – è un abrasivo delicato che aiuta a rimuovere le macchie superficiali nei denti
- Glicerina – è un ingrediente idratante che aiuta a prevenire l’essicazione della pasta
- Xilitolo – è un alcool prodotto dallo zucchero che fornisce un sapore dolce e ha mostrato di avere alcuni benefici per prevenire la carie
- Tensioattivi – per creare una consistenza cremosa che aiuti a distribuire uniformemente la pasta sullo spazzolino
- Conservanti – per prevenire il deterioramento ed aumentare la durata di conservazione del prodotto
- Agenti coloranti – per conferire alla pasta un colore accattivante
Gli esatti ingredienti e le loro proporzioni variano a seconda della marca del dentifricio, alcune possono anche includere ingredienti attivi aggiuntivi come l’olio dell’albero del tè, che ha proprietà antibatteriche, antinfiammatorie ed antivirali.
E’ possibile acquistare dentifrici salini nella maggior parte delle farmacie e dei supermercati, anche i rivenditori online come ad esempio Amazon offrono una vasta gamma di marchi.
Alcune marche di dentifrici salini:
- ELMEX SENSITIVE SALE
- MERIDOLO
- CHLORHEXAMED
- CURASEPT
Consiglio di utilizzare il dentifricio salino come parte della normale ruotine di igiene orale, idealmente due volte al giorno dopo aver lavato i denti con un normale dentifricio al fluoro.
Tuttavia è sempre meglio consultare il medico dentista prima di utilizzare il dentifricio salino per determinare se è o meno appropriato per le proprie esigenze individuali.
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