E’ buona norma quando si persegue un’ obbiettivo, fare una precisa pianificazione degli steps necessari per raggiungerlo.
Sembra un ossimoro, ma dal mio punto di vista quando si decide di avviare una qualsiasi attività bisogna mettere da parte la passione che ci travolge e che spesso ci porta ad affrettare i passi necessari per l’apertura della nostra attività, in questo caso del nostro laboratorio odontotecnico. Altra cosa da tenere in “soffitta” è l’emotività che può metterci i bastoni tra le ruote dal momento che ci troveremo di fronte a molteplici imprevisti e problemi che potrebbero fiaccare la nostra determinazione.
Ciò che invece è utile possedere, è un accentuato senso critico, logica e razionalità, con i quali analizzeremo passo dopo passo, la bontà delle nostre decisioni; in un contesto amministrativo, commerciale e finanziario.
In questo articolo andremo ad esaminare le basi amministrative fondamentali che dobbiamo conoscere per avviare il nostro laboratorio odontotecnico.
- Maggiore età
- Abilitazione professionale
- Iscrizione al registro imprese Artigiane presso la camera di commercio territoriale
- Attribuzione Partita Iva
- Iscrizione alla gestione INPS e INAIL
- Regime fiscale
- Codice ATECO (Indice di Redditività)
- Registrazione nell’elenco dei fabbricanti di dispositivi medici su misura (competenza Ministero della salute)
Abilitazione alla professione
Si distinguono due profili di odontotecnici, il primo consegue il diploma di odontotecnico dopo il terzo anno di studi presso un istituto professionale con la qualifica di Operatore Meccanico. Questa qualifica lo abilita alla professione ma solo come dipendente. Il secondo profilo, continua gli studi per altri due anni conseguendo il diploma di maturità e l’abilitazione all’esercizio della professione odontotecnica. Costui avrà la possibilità di aprire un proprio laboratorio odontotecnico.
Comunicazione unica di impresa (ComUnica)
La comunicazione unica di impresa, è un documento telematico che snellisce la procedura per gli adempimenti necessari all’avviamento del nostro laboratorio odontotecnico.
Dal 2007, con l’entrata in vigore della legge NR.40/007 Art.9, è possibile inoltrare telematicamente l’iscrizione al registro imprese della camera di commercio territoriale dell’avvio della nostra attività.
Ma non solo, con la “ComUnica” , contemporaneamente avremo:
- Iscrizione registro imprese/REA
- inizio attivita’ (presso agenzia delle entrate e contestuale rilascio Partita Iva)
- Iscrizione gestione artigiani INPS
- Iscrizione INAIL
Partita IVA
L’odontotecnico è inserito in ambito artigianale inquanto le lavorazioni che svolgerà sono prevalentemente manuali e finalizzate alla produzione di beni (dispositivi medici su misura).
L’iter burocratico è diverso da quello dei commercianti e dei liberi professionisti.
Aprire la Partita Iva come odontotecnico equivale ad avviare una “ditta individuale”, inquadramento che si applica alle attività artigianali a cui viene attribuita la Partita Iva, un codice numerico che identifica appunto la “ditta individuale”.
Codice ATECO
Il codice ATECO, identifica il settore di appartenenza ed il tipo di attività che viene svolta all’interno della “ditta individuale”.
Oltre a questo, il codice ATECO ha un’altra importante funzione, definisce le norme generali (amministrative, fiscali) che la ditta ha l’obbligo di seguire.
Per fare un esempio, per calcolare il coefficiente di redditività in regime forfettario è necessario fare riferimento al codice ATECO.
Per L’ odontotecnico che sceglie di avviare il proprio laboratorio in regime fiscale forfettario, il codice ATECO previsto e 32.50.20 (fabbricazione di protesi dentarie inclusa la riparazione e fabbricazione di denti artificiali).
Indice di redditivita’
I contribuenti che si avvalgono del regime fiscale forfettario, fino a ricavi non superiori a 85.000 euro (anno 2022), calcoleranno il reddito imponibile applicando al totale dei ricavi il “coefficiente di redditività”, che si distingue in funzione del codice ATECO attribuito all’attività.
Per gli odontotecnici il coefficiente di redditività e il (67%).
Sul reddito annuale complessivo, si applica l’imposta sostitutiva che è pari al 15% o al 5% (per i primi 5anni) in caso di nuove attività (se si possiedono i requisiti).
Regime fiscale
Dopo aver aperto la Partita Iva e associato ad essa il codice ATECO (nel nostro caso quello per i laboratori odontotecnici 32.50.20), ci troviamo ad un bivio importante; la scelta del regime fiscale.
A disposizione abbiamo due diversi regimi, il Forfettario e l’Ordinario.
Premetto che questa scelta va fatta in modo oculato e dietro il buon consiglio del commercialista a cui si affiderà la contabilità della propria attività.
In breve, le caratteristiche positive del regime forfettario sono:
- Aliquota fissa del 15% sul reddito imponibile
- Contabilità ridotta drasticamente (con conseguente risparmio sul commercialista o ass. di categoria).
- Aliquota al 5% sul reddito imponibile (per i primi 5 anni) se si possiedono i requisiti.
- Esonero dagli studi di settore.
Le caratteristiche negative sono:
- Il reddito viene determinato su base FISSA moltiplicando il fatturato per il coefficiente di redditività associato al codice ATECO.
- Le spese, i costi aziendali non vengono sottratti uno per uno ma pre-determinati dal coefficiente di redditività.
Concludendo: se le spese ed i costi fissi aziendali superano quelle deducibili su base forfettaria, è bene valutare se è il caso di rimanere in regime forfettario o entrare in regime ordinario.
Registrazione elenco fabbricanti
Un altro adempimento importante per l’avvio della nostra attività è senza dubbio la registrazione nell’elenco dei fabbricanti di dispositivi medici su misura presso il Ministero della Salute.
-Chi si deve iscrivere?
Tutti i fabbricanti e mandatari di dispositivi medici su misura con sede legale in Italia.
-Come fare la registrazione?
E’ necessario inviare il modulo “comunicazione ai fini dell’iscrizione negli elenchi dei fabbricanti e dei mandatari di dispositivi su misura“, che troviamo sul sito del Ministero della Salute, compilato in tutte le sue parti, allegando copia del documento di identità ed i documenti del modulo stesso all’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) dgfdm@postacert.sanita.it
Dopo circa 60 giorni, otterremmo il numero di iscrizione al registro (ITCA) che non ci verra’ consegnato ma dovremmo recuperarlo sul sito del Ministero della Salute sotto la voce “elenchi dei fabbricanti di dispositivi medici si misura“.
Avere a che fare con l’amministrazione pubblica e la conseguente burocrazia in Italia, e’ disarmante ma se ci armiamo di pazienza e determinazione, nulla ci e’ impossibile.
In bocca al lupo.
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