I segreti della Protesi Mobile
Per prima cosa, dobbiamo dare una definizione chiara e concisa di cosa sia la Protesi Mobile..mi viene in mente e probabilmente sara’ cosi’ anche per Voi, la cosiddetta “Dentiera della Nonna”, una Protesi cioe’ che non viene cementata nel cavo orale dall’Odontoiatra ma e’ lo stesso utilizzatore che in autonomia la inserisce e disinserisce dalla […]

Per prima cosa, dobbiamo dare una definizione chiara e concisa di cosa sia la Protesi Mobile..mi viene in mente e probabilmente sara’ cosi’ anche per Voi, la cosiddetta “Dentiera della Nonna”, una Protesi cioe’ che non viene cementata nel cavo orale dall’Odontoiatra ma e’ lo stesso utilizzatore che in autonomia la inserisce e disinserisce dalla bocca.

I primi reperti archeologici vengono datati intorno al 500 AC, furono infatti i Fenici ,gli Etruschi, gli Egiziani, i Romani che per primi si posero il quesito di come fare a continuare a masticare senza piu’ elementi dentali naturali.

Protesi 2 elementi mancanti Etrusca

Le prime Protesi come le conosciamo noi, vennero introdotte nel XVI sec. e riproducevano l’intera arcata superiore ed inferiore, gli “Odontotecnici” del tempo scolpivano letteralmente da blocchi di Avorio gli elementi dentali.

Successivamente si cerco’ di trovare materiali piu’ adatti e performanti come ad esempio il legno ed il caucciu’.

Ma il grosso problema dell’epoca era trovare il modo di tenere ben appoggiate le Protesi al palato e mandibola anche perche’ va’ ricordato, che non esistevano particolari materiali da impronta percio’ le Protesi si adattavano al cavo orale piuttosto grossolanamente.

Ma cio’ che caratterizza l’uomo, e’ il suo ingegno, la sua creativita’ ed ecco che a qualcuno venne in mente di unire la Protesi superiore con quella inferiore tramite due molle che spingevano contro le mucose.

Posso immaginare il fastidio nel portarle,..

L’utilizzatore, doveva forzare per chiudere la bocca in quanto la forza delle molle andava nel verso opposto.

Protesi in Legno XVIII sec.

Nella seconda meta’ del XVIIII sec. ci fu’ la svolta.

Il Gesso, un materiale gia’ conosciuto per altre attivita’ viene utilizzato anche per l’odontoiatria e rivoluziona questa professione. E’ propio grazie a questo materiale che per la prima volta si prendono le impronte al paziente. Cio’ significa che le Protesi non sono piu’ approssimative ma diventano Protesi “su misura”.

Ancora oggi , la definizione corretta per la Protesi dentale e’: “Dispositivo medico su misura

Il Gesso da impronta ha lasciato il posto agli alginati, ai siliconi che offrono dettagli di impronta notevolmente migliori.

Anche i materiali per la fabbricazione della Protesi dentale mobile sono certamente piu’ efficenti, con caratteristiche chimiche e fisiche esponenzialmente migliori.

I piu’ utilizzati per palati e basi sono:

  • Resine acriliche
  • Nylon “flexite”
  • Stellite (CR-CO)

I palati e basi realizzati in resina acrilica e nylon “flexite” riproducono un margine gengivale artificiale, in quanto il materiale si presenta in diverse tonalita’ di colore in modo da assomigliare al colore naturale delle gengive del paziente. 

Resine acriliche

Questo tipo di resine si ottengono per polimerizzazione.

Il metacrilato di metile viene principalmente impiegato come monomero nella sintesi delle resine acriliche. Le resine acriliche ottenute dalla polimerizzazione del metacrilato di metile sono note con il nome di resine polimetacriliche.

Metil Metacrilato (liquido) e Polimetilmetacrilato (polvere).

Aggiungendo il liquido alla polvere, si ottiene un impasto gommoso e modellabile che sara’ pressato all’interno dello stampo (muffola),e portato alla temeratura di 100,8 gradi centigradi per la polimerizzazione. Dalla reazione chimica tra gli elementi nasce la nostra protesi..

dettaglio della base in resina dopo la polimerizzazione.

Nylon “Flexite”

Da circa una decina di anni, e’ entrato in scena un’altro materiale con caratteristiche singolari, parliamo sempre di palati e basi per protesi mobili, si intende, il Nylon “Flexite”.

E’ singolare perche’, seppur la funzione e l’estetica non cambia rispetto alla Protesi tradizionale, questa si presenta non piu’ rigida ma con gradi diversi di flessibilita’.

Questa caratteristica permette all’ Odontotecnico di dare uno spessore inferiore alla Protesi, che risultera’ quindi piu’ leggera per il Paziente. Funzionalmente alla tipologia della protesi, verra’ scelto un grado di flessibilita’ diverso, una Protesi totale avra’ una flessibilita’ inferiore rispetto ad una Protesi parziale.

In foto si nota certamente il grado di flessibilita’ del materiale, ma e’ utile evidenziare anche che i ganci tradizionali in metallo (orribili da vedere) sono stati sostituiti dallo stesso materiale con cui e’ stata fabbricata l’intera Protesi.

La flessibilita’ di questo prodotto consente percio’ di arrivare al sottosquadro del dente naturale ed essere funzionale come i piu’ tradizionali ganci metallici.

Stellite (CR-CO)

La Stellite e’ una lega di Cromo-Cobalto utilizzata per la fabbricazione sia di Protesi mobile che di Protesi fissa..

Comunemente quando si parla di “Scheletrato”, il 99% delle volte si parla di stellite, una lega “vile” in quanto non presenta metalli nobili ma utilizzabile per una vasta gamma di prodotti.

Fino a qualche tempo fa’ anche il Nichel faceva parte della lega ma i risultati di studi di ricerca professionali confermarono che le seppur rare reazioni allergiche dei pazienti, erano da imputare propio alla presenza di Nichel.

La Protesi mobile in stellite, la si ottiene per “fusione a cera persa”, in breve, l’Odontotecnico modella con profilati in cera lo scheletrato, che verra’ posto all’interno di un cilindro e riempito di materiale da rivestimento. Posto il cilindro in forno ad una temperatura di 8/900 gradi, viene fusa la lega di stellite che andra’ a rimpiazzare la cera che nel frattempo sara’ volatilizzata.

Le propieta’ meccaniche della stellite sono ottime, e’ difficile anche se non impossibile, che arrivi in laboratorio una placca in stellite rotta o uno scheletrato rotto.

Scheletrato(Stellite)

Fin’ora abbiamo dato uno sguardo ai materiali per la produzione di basi e palati per Protesi mobili, adesso poniamo la nosta attenzione sugli elementi dentali artificiali che vengono montati sulle basi e sui palati.

I denti artificiali per Protesi mobile non vengono fabbricati nel laboratorio odontotecnico ma sono venduti da case produttrici, tra le quali “Ivoclar”, “Vita” che offrono un ventaglio impressionante tra colorazioni diverse e forme diverse. E’ importante sottolineare che la scelta dell’elemento dentale da montare e’ in funzione delle caratteristiche fisiche del paziente.. la forma del viso, la struttura fisica, l’altezza, sono tutti elementi da considerare.

Sarebbe poco professionale montare un dente artificiale a forma “Ovale” per un paziente alto e con una forma del viso triangolare…

I material comunemente usati per gli elementi dentali artificiali sono:

  • Resina Acrilica
  • Resina Composita
  • Ceramica

Denti artificiali in resina acrilica

Sono i piu’ comunemente usati in Portesi mobile.

La natura di queste resine e’ la stessa delle resine acriliche per basi e palati.

Nell’impasto della resina vengono pero’ aggiunte sostanze reticolari e agenti rinforzanti, in quanto la funzione e’ ben diversa. Gli elementi dentali hanno il compito di tagliare e triturare gli alimenti percio’ devono essere piu’ resistenti all’abrasione e all’usura.

Lasciamo perdere per ora le qualita’ estetiche, intendo morfologia e colorazioni di cui parleremo in un’altro articolo, quello che e’ necessario sapere e’ che vengono prodotti per stratificazione, un procedimento di formatura per compressione.

Sara’ un dente di qualita’ quello prodotto in piu’ strati (3/4) che risultera’ piu’ resistente all’abrasione pertanto durera’ piu’ a lungo.

Denti artificiali a 4 strati

Denti artificiali in composito

Se decidiamo di voler montare per la nostra Protesi mobile un elemento dentale di elevata durezza e ancor piu’ resistente all’usura rispetto alla resina acrilica allora abbiamo bisogno del materiale giusto.

Il Composito.

A conferirgli elevata resistenza all’usura e’ propio la sua composizione, si tratta infatti di resina poliuretanica con innesti di Silice colloidale

Denti artificiali in ceramica

Ancora oggi, la ceramica dentale raccoglie in se’ le migliori caratteristiche chimico-fisiche ed estetiche, tra le quali ricordiamo:

La traslucenza anche definita (traslucidita’) che permette alla luce di passare attraverso il materiale e diffondersi in modo uniforme,

L’elevata stabilita’ chimica che ci assicura che nel tempo il materiale non rilasci sostanze nel cavo orale, e allo stesso tempo non assorba sostanze da esso, questo significa che il colore del dente artificiale non avra’ variazioni per tutta la vita della Protesi.

L’elevata durezza, superiore alle resine acriliche e composite permette al dente in ceramica di mantenere la forma nel tempo e di usurarsi in modo impercettibile.

Conducibilita’ termica molto simile a quella del dente naturale.

Spesso in protesi mobile, i denti artificiali in ceramica vengono montati solo per gli anteriori, ossia incisivi centrali, laterali e canini sia per l’arcata superiore che inferiore, e non avendo un legame chimico con la resina acrilica di basi e palati, sono muniti di un’elemento ritentivo che rimarra’ nascosto inglobato nella resina.

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